Milano-Sanremo 2020, Wout Van Aert regola Julian Alaphilippe! Quinto Giacomo Nizzolo
Finale mozzafiato per la Milano – Sanremo 2020. Il portacolori della Jumbo-Visma regola in uno sprint a due Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) con il quale ha fatto la differenza sul Poggio, dove il francese era anche riuscito a staccarlo. Il belga è invece rientrato in discesa, con i due che collaborano nel tratto di pianura per riuscire ad anticipare il gruppo, giunto subito dietro e regolato da Michael Matthews (Sunweb) davanti a Peter Sagan (Bora-hansgrohe) e Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling).
Dopo i primi dieci chilometri di trasferimento, che conteranno anche quelli nelle gambe dei corridori, il primo attacco è quello giusto. Il gruppo infatti lascia partire di buon grado Mattia Bais (Androni-Sidermec), Manuele Boaro (Astana), Fabio Mazzucco, Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizanè), Damiano Cima (Gazprom – RusVelo), Héctor Carretero (Movistar) e Marco Frapporti (Vini Zabù – KTM). Sette uomini che facilmente riescono a guadagnare fino a 6’50” nelle fasi iniziali di corsa, prima che le squadre degli uomini più attesi inizino a contenere il ritardo. A quel punto il distacco inizia ad oscillare intorno ai 6’30” per i primi 100 chilometri di corsa.
Andando verso Niella Belbo il plotone si attiva e inizia a rosicchiare lentamente ma costantemente terreno ai leader. Jumbo-Visma, Deceuninck-Quick-Step e Lotto Soudal, con qualche incursione della Groupama-FDJ, si incaricano dell’inseguimento, scollinando con poco meno di 5 minuti di ritardo per poi continuare a guadagnare nel tratto in discesa verso la seconda zona di rifornimento fisso, a cui transitano con 3’30” da recuperare sui battistrada. Il primo colpo di scena avviene però a poco meno di 90 chilometri dal traguardo, quando Matteo Trentin (CCC), uno dei possibili protagonisti, rimane coinvolto in una caduta ed è costretto al ritiro: il vicecampione del mondo abbandona la corsa salendo sull’ambulanza (perfettamente cosciente e sulle sue gambe), con un probabile infortunio alla spalla.
Sul Colle di Nava i fuggitivi, che nel frattempo avevano perso terreno, aumentano il loro ritmo e riescono a riportare il loro margine a 2’40”. A farne le spese è soprattutto Carretero, che perde contatto dalla testa nell’ultimo tratto della salita. Proprio poco prima dello scollinamento il plotone incrementa il proprio passo per la bagarre dei vari team nel prendere la discesa nelle prime posizioni: il margine crolla quindi a 1’30”, mentre un Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) brillante traccia le traiettorie in testa al gruppo nel tratto più tecnico, insieme a un Dececuninck-Quick-Step.
A circa 60 chilometri dall’arrivo Nicola Conci (Trek-Segafredo) sfrutta un tratto in leggera salita per provare ad attaccare. Il giovane scalatore guadagna qualche secondo ma non trova compagni di avventura, ed è costretto a desistere dopo qualche chilometro. Davanti invece anche Mazzucco perde contatto, mentre un allungo di Tonelli e Bais viene rintuzzato da Cima, Boaro e Frapporti non appena la strada torna pianeggiante. I cinque superstiti procedono insieme fino a quando il gruppo accelera ulteriormente nell’avvicinamento alla Cipressa. Boaro prova l’allungo d’orgoglio, ma già a 35 km dal traguardo il plotone risulta compatto. Sfortunato invece Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), che accusa un problema meccanico proprio in questa fase: il campione in carica rientra in gruppo dopo aver speso qualche energia.
Sulla Cipressa accende la miccia Loic Vliegen (Circus Wanty-Gobert), che attacca appena la strada inizia a salire. Su di lui si riporta Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), e la coppia guadagna fino a 20″. Da dietro invece è molto attivo Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), i cui tentativi vengono però sempre respinti dal gruppo. Il ritmo elevato costa caro a Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), i primi velocisti puri costretti ad alzare bandiera bianca. Appena dopo lo scollinamento il gruppo rientra sui due attaccanti, ma in discesa parte l’attacco di Daniel Oss (Bora-Hansgrohe). Il trentino guadagna subito una decina di secondi, mentre si muovono con un po’ di ritardo Alexey Lutsenko (Astana) e di nuovo Mosca, che stanno in avanscoperta un paio di chilometri prima di venire ripresi.
La Deceuninck – QuickStep si mette così decisa in testa al gruppo, con Bob Jungels a cercare di far valere le sue doti di cronoman. Daniel Oss entra così nei dieci chilometri conclusivi con un vantaggio di dieci secondi sul gruppo, sempre tirato dalla formazione belga. Il trentino si alza tuttavia poco dopo, con la Ag2r La Mondiale che forza ulteriormente l’andatura, affiancata da Alpecin – Fenix e Ineos in una grande battaglia per arrivare in testa sul Poggio. Appena la strada sale è Gianni Moscon a scattare, seguito subito da Zdenek Stybar (Deceuninck – QuickStep) e Koen de Koert (Trek-Segafredo). L’azione si esaurisce in poco tempo, ma è Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) a rilanciare seguito da Aimé De Gendt (Circus-Wanty Gobert) che rilancia ulteriormente.
Il ritmo infernale porta, uno ad uno, a staccare gran parte dei velocisti, mentre l’accelerazione più decisa, quando arriva il tratto più ripido è di Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), annullando così l’attacco del belga. Alla sua ruota si porta subito Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), seguito da Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Quando il francese rilancia il belga è l’unico in grado di seguirlo, mentre Nibali stringe i denti cercando di reggere il ritmo di Michal Kwiatkowski (Ineos) partito forse troppo tardi, non riuscendo a colmare il buco dalla coppia di testa.
La successiva accelerazione di Alaphilippe gli permette di staccare Van Aert, ma il belga non si scompone e si tiene a poca distanza, scollinando solamente a tre secondi. Dietro invece è Davide Formolo (UAE Team Emirates) a cercare di rientrare, sfilacciando ulteriormente un gruppo ormai composto da appena una dozzina di corridori. Nella discesa Van Aert rientra su Alaphilippe, con i due che subito trovano l’intesa per collaborare, mentre dietro di loro è sempre Formolo a cercare di chiudere, restando a lungo intorno ai cinque secondi.
A cercare di supportare il campione italiano arriva anche un ottimo discesista come Matej Mohoric (Bahrain-McLaren), ma la coppia di testa riesce a conservare ancora un piccolo vantaggio. In pianura ovviamente i big dietro non si muovono in prima persona, concedendo un rallentamento che si rivelerà propizio per i due attaccanti. Entrando nell’ultimo chilometro Alaphilippe decide di non dare più alcun cambio, ma Van Aert nuovamente reagisce con freddezza, decidendo di proseguire a tutta, senza guardarsi indietro. Il gruppo si avvicina, ma ormai è tardi e quando Van Aert lancia la volata si capisce che è sfida a due, malgrado il tardivo lavoro dietro di Bahrain-McLaren e Sunweb.
Risultato Milano – Sanremo 2020
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